martedì 4 novembre 2014

Navigation service nelle Windows Store App e in Windows Phone 8.1 con approccio MVVM

Introduzione all'approccio MVVM rispetto alla componente viewmodel


In una applicazione MVVM scritta correttamente il livello view model e le viste dovrebbero risultare completamente indipendenti. Questo significa che all'interno della classe che implementa il view model non dovrebbe esserci alcun riferimento alla struttura visuale della presentation. La comunicazione dovrebbe avvenire tramite databindings, behaviors e commands invocati direttamente dalla vista sul data context. Dove possibile, viene preferito l'uso delle interfacce.
Questo approccio permette il test indipendente della vista, del viewmodel e del model, ma ha anche come controindicazione un aumento della complessità del codice, sia per quanto riguarda la parte concettuale di progettazione, ovvero la nuvola delle relazioni di chiamata tra le varie proprietà del viewmodel e la vista, sia banalmente per quanto riguarda la quantità di codice scritto. E' evidente che un approccio del genere applicato allo sviluppo di una app per effettuare la moltiplicazione di due numeri è puro suicidio, a meno di avere codice già pronto e riutilizzabile.

La problematica della navigazione nelle app Windows Store e Windows Phone


Al contrario delle applicazioni classiche per desktop che fanno uso di finestre, gli applicativi mobile per Windows Phone e le app per Windows Store mettono a disposizione una sola area, detta Frame, dove vengono visualizzati i contenuti dell'applicativo come pagine, alla stregua di un sito internet contenente elementi più ricchi graficamente e con accesso diretto al dispositivo. La navigazione a pagine permette di avere una cache di navigazione in entrambe le direzioni, indietro e avanti, e la garanzia del focus totale dell'utente rispetto ai contenuti attualmente visualizzati dal frame. Questo approccio, seppur ostico da implementare inizialmente da parte del programmatore, è di facile comprensione per quanto riguarda l'aspetto dell'esperienza di utilizzo dell'applicativo.

Utilizzando un pattern basato sugli eventi e utilizzando l'approccio classico code-behind per le pagine, per fare una analogia scrivendo il nostro codice come se l'applicativo fosse un website ASP.NET, l'implementazione della navigazione risulta banale. All'interno della singola finestra corrente esposta dall'app identifichiamo l'elemento root che rappresenta il frame e questo ci andrà a esporre i metodi di navigazione, sostanzialmente GoBack(), GoForward() e Navigate(), insieme ai metodi ausiliari CanGoBack() e CanGoForward(). Il funzionamento del frame risulta essere autoesplicativo.

Ma nel caso di MVVM ci troveremmo di fronte a una implementazione che crea dipendenza rispetto al namespace delle viste e al frame di navigazione, anch'esso da considerare parte della componente view. La dipendenza sul frame è evidente, in quanto è l'oggetto che implementa i metodi di navigazione, mentre quella sulle vista risulterebbe necessaria perché Navigate richiede un Type come argomento per determinare la pagina da inizializzare e navigare.
Le soluzioni che ci vengono in mente sono solo due. La prima è implementare la navigazione nel code-behind della vista. E noi vorremmo evitare il più possibile l'uso del code-behind. Preferiamo manutenere lo XAML piuttosto che un insieme di metodi di una classe parziale. La seconda è trovare un modo per inserire nel viewmodel la navigazione rispettando però la sua indipendenza dalla componente visuale.

Il navigation service, ovvero "come ti standardizzo il problema".


La soluzione in realtà è relativamente semplice. Il viewmodel deve essere progettato in modo da essere indipendente. Così facendo sarà possibile anche effettuare dei test sulle classi del vm in maniera automatica. Allora come si fa a far navigare una classe che non ha dipendenze sulla vista, quando tutti i template implementano i servizi di navigazione sulla classe della pagina? Ci aiutano le interfacce.

Una eventuale dipendenza su un oggetto che implementa una interfaccia di navigazione ci interesserebbe poco. Infatti, basterebbe usare direttamente l'interfaccia nel viewmodel e il layer che implementa i metodi di navigazione sarebbe per la nostra classe del tutto trasparente. In più, potremmo virtualmente utilizzare una implementazione per ogni piattaforma con una compilazione condizionale. Potremmo scegliere un approccio rispetto a un altro in fase di inizializzazione in base ad alcune regole da noi dettate. Il comportamento non cambierebbe mai, il viewmodel avrà sempre i suoi GoBack(), GoForward() e Navigate() disponibili, a prescindere dal comportamento del layer sottostante. In uno unit test, ad esempio, potremmo usare una classe dummy per la navigazione che andrà a fornire una simulazione degli input al viewmodel per poter testare determinati comportamenti. 

Sfortunatamente, o fortunatamente, non è esposta una interfaccia INavigationService dal framework .NET o da WinRT. E' presente solo INavigate, che descrive il metodo Navigate() standard. Implementeremo noi la nostra versione dell'interfaccia, in base alle esigenze della nostra app.
Innanzitutto, a mio parere la cosa migliore è mettere le classi di navigazione in un namespace specifico. Nel mio caso, semplicemente Navigation.

INavigationService.cs

public interface INavigationService
{
    #region Events

    event NavigatedEventHandler Navigated;
    event NavigationFailedEventHandler NavigationFailed;

    #endregion

    #region Methods

    bool CanGoBack();
    bool CanGoForward();
    void GoBack();        
    void GoForward();
    void Navigate(Type page);
    void Navigate(Type page, object parameter);
    void Navigate(String page);
    void Navigate(String page, object parameter);

    void ClearBackStack();
    
    #endregion
}

La nostra interfaccia permetterà la navigazione e la cancellazione della cache di navigazione e informerà tramite evento l'esito delle richieste ricevute.

Esistono tre overloads di funzione. Il primo e il secondo sono per mantenere la compatibilità con gli oggetti frame standard. Il terzo e il quarto per permettere di disgiungere e ottimizzare la navigazione verso una pagina dalla parte visuale, ma questo si vedrà in dettaglio nell'implementazione.

Implementiamo INavigationService: WindowsNavigationService.cs

L'implementazione di INavigationService per le applicazioni Windows Store e Windows Phone, che chiameremo WindowsNavigationService, fa uso della reflection per disgiungere dalla componente visuale e ottimizzare il codice di navigazione. Abbiamo due approcci, uno è quello di implementare un attributo custom NavigableViewAttribute, oppure di implementare una interfaccia INavigableView. In entrambi i casi non cambia il sistema per riconoscere all'interno del nostro assembly le viste: utilizzando la reflection, otteniamo un handle al nostro assembly. A questo punto, tramite LINQ, passiamo al setaccio tutti i defined types che implementano l'interfaccia, o che hanno applicato il custom attribute che abbiamo implementato. Nel primo caso, il codice risulta secondo me più semplice e leggibile. Otteremo così tutti i Types adatti alla navigazione. Inserendo quanto enumerato all'interno di un Dictionary di tipo <String, Type>, con la chiave String rappresentata solitamente dal nome della classe, quindi della vista, otterremo un sistema di navigazione disgiunto dall'implementazione della nostra app che automaticamente riconosce le viste disponibile e ne permette l'utilizzo semplicemente "chiamandole per nome".
E' utile anche implementare una classe base astratta NavigationService che esponga una proprietà statica Default dove in fase di inizializzazione dell'applicativo andremo a memorizzare il sistema di navigazione di default dell'architettura che stiamo utilizzando.

L'implementazione di WindowsNavigationService è la seguente:

 public class WindowsNavigationService
        : NavigationService
    {        
       

        #region Fields

        private Frame currentFrame = null;

        #endregion

        #region Properties

        protected Frame Frame
        {
            get
            {
                if (Window.Current != null)
                {
                    if (Window.Current.Content != null && Window.Current.Content is Frame)
                    {
                        if (Window.Current.Content != this.currentFrame)
                        {
                            if (this.currentFrame != null)
                            {
                                try
                                {
                                    this.currentFrame.Navigated -= CurrentFrame_Navigated;
                                    this.currentFrame.NavigationFailed -= CurrentFrame_NavigationFailed;
                                }
                                catch
                                {

                                }
                            }

                            this.currentFrame = Window.Current.Content as Frame;
                            this.currentFrame.Navigated += CurrentFrame_Navigated;
                            this.currentFrame.NavigationFailed += CurrentFrame_NavigationFailed;
                        }
                    }
                }

                return this.currentFrame;
            }
        }        

        #endregion

        #region .ctor

        public WindowsNavigationService()
            : base()
        {

        }

        #endregion

        #region Methods

        public override bool CanGoBack()
        {
            bool result = false;

            if (this.Frame != null)
                result = this.Frame.CanGoBack;

            return result;
        }

        public override void GoBack()
        {
            if (this.Frame != null)
                this.Frame.GoBack();
        }

        public override void Navigate(string page)
        {
            Type pageType = null;

            if (String.IsNullOrEmpty(page))
                throw new ArgumentNullException("page");

            if (this.viewsDictionary != null)
            {
                if (this.viewsDictionary.ContainsKey(page))
                    pageType = this.viewsDictionary[page];
            }

            if (pageType != null)
                this.Navigate(pageType, null);
        }

        public override void Navigate(Type page, object parameter)
        {
            if (page == null)
                throw new ArgumentNullException("page");

            if (this.Frame != null)
                if (parameter == null)
                    this.Frame.Navigate(page);
                else
                    this.Frame.Navigate(page, parameter);                
        }

        #endregion

        #region Event Handlers

        private void CurrentFrame_NavigationFailed(object sender, NavigationFailedEventArgs e)
        {
            this.OnNavigationFailed(this, e);
        }

        private void CurrentFrame_Navigated(object sender, NavigationEventArgs e)
        {
            this.OnNavigated(this, e);
        }


        #endregion


Mentre la classe base astratta NavigationService, che svolge un ruolo fondamentale, è implementata mediante questo codice:

 public abstract class NavigationService
        : INavigationService
    {
        #region Singleton

        private static readonly object syncLock = new object();
        private static INavigationService defaultNavigationService = null;

        public static INavigationService Default
        {
            get
            {
                return NavigationService.defaultNavigationService;
            }
            set
            {
                if (value == null)
                    throw new ArgumentNullException("navigationService");

                lock (NavigationService.syncLock)
                {
                    if (NavigationService.defaultNavigationService != value)
                        NavigationService.defaultNavigationService = value;
                }
            }
        }

        #endregion

        #region Events

        public event NavigatedEventHandler Navigated = null;
        public event NavigationFailedEventHandler NavigationFailed = null;

        #endregion

        #region Fields

        protected Dictionary<String, Type> viewsDictionary = null;

        #endregion

        #region Properties

        public String[] Views
        {
            get
            {
                String[] result = null;

                if (this.viewsDictionary != null)
                    result = this.viewsDictionary.Keys.ToArray();

                if (result == null)
                    result = new String[] { };
                return result;
            }
        }

        #endregion

        #region .ctor

        public NavigationService()
        {
            this.OnInitialized();
        }

        #endregion

        #region Methods

        protected virtual void OnInitialized()
        {
            this.viewsDictionary = new Dictionary<string, Type>();
            this.PopulateViewsDictionary();
        }

        protected virtual void PopulateViewsDictionary()
        {
            Assembly currentAssembly = null;
            TypeInfo[] viewsTypeInfos = null;

            if (this.viewsDictionary == null)
                throw new NullReferenceException("viewsDictionary");
            else
            {
                if (this.viewsDictionary.Count > 0)
                    this.viewsDictionary.Clear();
            }

            currentAssembly = this.GetType().GetTypeInfo().Assembly;
            viewsTypeInfos = currentAssembly.DefinedTypes.Where(dt => dt.ImplementedInterfaces.Any(ii => ii == typeof(INavigableView))).ToArray();
            foreach(TypeInfo ti in viewsTypeInfos)
            {
                Type viewType = null;
                String viewName = null;

                viewName = ti.Name;
                viewType = ti.AsType();
                this.viewsDictionary.Add(viewName, viewType);
            }
        }

        public virtual bool CanGoBack()
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual bool CanGoForward()
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void GoBack()
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void GoForward()
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void Navigate(Type page)
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void Navigate(Type page, object parameter)
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void Navigate(string page)
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void Navigate(string page, object parameter)
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        public virtual void ClearBackStack()
        {
            throw new NotImplementedException();
        }

        protected void OnNavigationFailed(object sender, NavigationFailedEventArgs e)
        {
            if (this.NavigationFailed != null)
                this.NavigationFailed(sender, e);
        }

        protected void OnNavigated(object sender, NavigationEventArgs e)
        {
            if (this.Navigated != null)
                this.Navigated(sender, e);
        }


        #endregion

        #region Event Handlers

        
        
        #endregion

    }


ultima, e meno importante, l'interfaccia con la quale identifichiamo le viste nel progetto:

 public interface INavigableView
    {
    }

Utilizzando questi tre oggetti il sistema di navigazione è perfettamente funzionante.

Ultime considerazioni


Nell'interfaccia INavigationService sono presenti due eventi, con handlers definiti come NavigatedEventHandler e NavigationFailedEventHandler. Queste due classi sono definite nel namespace Windows.UI.Xaml.Navigation. Volendo disgiungere completamente l'interfaccia dalle componenti XAML del .NET Framework, basterà ridefinire la classi nel nostro progetto. Ovviamente, aumentare il carico di lavoro ha senso se e solo se sappiamo già che i nostri oggetti potrebbero venire utilizzati in progetti in cui XAML potrebbe non essere disponibile, come ad esempio ASP.NET MVC. In questi casi è possibile tentare di standardizzare la navigazione, ma è logico supporre che molti oggetti di supporto del framework andranno riscritti e inclusi nel nostro progetto.

Informazioni sull'esempio

Allegato a questo articolo rilascerò una Universal App Windows Phone 8.1 / Windows 8.1 di esempio. I metodi di navigazione non risulteranno tutti implementati, ma solamente Navigate(String) e Navigate(Type, Object). Il primo, perchè risulta il più semplice da utilizzare e obiettivamente il più utilizzato. Il secondo perchè è la fondamenta su cui si basa l'implementazione di tutti gli altri metodi, che sono semplici derivazioni del primo sul secondo.

Upload dell'archivio di esempio a breve.

domenica 15 giugno 2014

About the Windows Phone 8.1 hardware buttons

Windows Phone 8.1 is a huge step forward compared to the past towards a real unification of the source code between the desktop and mobile platform. Unifying the controls and start using programming patterns as MVVM to uncouple the visual component from the model logic it is now possible to write applications which is in common with desktop and mobile scenarios and where only the pages have specific behaviors for the platform on which are running or, through Visual States, apps can even have common views for each platform and component placement will only vary depending on the form factor. Then, of course, a control for Windows Phone will be rendered and operated differently from the OS than the same control for Windows 8.1, though in principle the developer should matter little if compared to the form factor. The input system is entirely handled by the OS.

With Windows Phone 8.1 the lifecycle of the application has been changed in favour of the same Windows 8.1 Desktop model. In a Win81 project that uses the new WinPRT (Windows Phone RT), the hardware back button is handled by the OS as this means that common behavior is the exit from the application. This behavior is profoundly different than Windows Phone 7.1/8 and could create problems in the conversion of some applications. The solution to our compatibility problem is, however, very simple.

In a WinPRT project hardware buttons are handled by the HardwareButtons class that exposes a set of events related to back, volume and camera buttons. Through this class, we can write a control dedicated to the management of the "back" button according to the old behavior that we find in the Windows Phone 7.1 and 8 first generation:

  public class PhoneButtonsAwarePage
        : Page
    {
        #region .ctor

        public PhoneButtonsAwarePage()
            : base()
        {
            this.NavigationCacheMode = Windows.UI.Xaml.Navigation.NavigationCacheMode.Required;
            HardwareButtons.BackPressed += HardwareButtons_BackPressed;
            HardwareButtons.CameraPressed += HardwareButtons_CameraPressed;
        }

        

        ~PhoneButtonsAwarePage()
        {
            try
            {
                HardwareButtons.BackPressed -= HardwareButtons_BackPressed;
                HardwareButtons.CameraPressed -= HardwareButtons_CameraPressed;
            }
            catch(Exception)
            {

            }
        }

        #endregion

        #region Methods

        protected virtual void OnBackPressed(BackPressedEventArgs e)
        {
            if (this.Frame.CanGoBack)
            {
                e.Handled = true;
                this.Frame.GoBack();
            }
            else
                e.Handled = false;
        }

        protected virtual void OnCameraPressed(CameraEventArgs e)
        {            
        }

        #endregion

        #region Event Handlers

        private void HardwareButtons_BackPressed(object sender, BackPressedEventArgs e)
        {
            this.OnBackPressed(e);
        }

        private void HardwareButtons_CameraPressed(object sender, CameraEventArgs e)
        {
            this.OnCameraPressed(e);
        }        

        #endregion
    }

Then just swap the standard page with this new class in XAML and you're done.

<common:PhoneButtonsAwarePage x:Class="Test.Views.TestPage"
      xmlns="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml/presentation"
      xmlns:x="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml"
      xmlns:local="using:Test.Views"
      xmlns:common="using:Test.Common"
      xmlns:d="http://schemas.microsoft.com/expression/blend/2008"
      xmlns:mc="http://schemas.openxmlformats.org/markup-compatibility/2006"
      mc:Ignorable="d"
      RequestedTheme="Light"
      Background="{ThemeResource ApplicationPageBackgroundThemeBrush}">

    <Grid>

    </Grid>
</common:PhoneButtonsAwarePage>

Our application will follow the rule: "as long as there are items in the backstack, go back, otherwise exit." Obviously the management method of the buttons is written as virtual, so you can handle the override for any special requirements of your app.

giovedì 12 giugno 2014

Windows Phone 8.1 e i pulsanti hardware

Windows Phone 8.1 è un enorme passo avanti rispetto al passato verso una reale unificazione del codice sorgente tra la piattaforma desktop e la piattaforma mobile. Unificando i controlli e utilizzando pattern come MVVM per disgiungere completamente la componente visuale da quella logica è possibile scrivere degli applicativi il cui modello è comune e dove solo le pagine hanno comportamenti specifici per la piattaforma su cui stanno girando oppure, grazie agli stati visuali, addirittura avere le viste in comune per ogni piattaforma e variare il posizionamento dei componenti in base al form factor. Poi, ovviamente, un controllo per Windows Phone verrà renderizzato e gestito diversamente dall'OS rispetto allo stesso controllo per Windows 8.1, però in linea di massima allo sviluppatore questo dovrebbe importare poco se non rispetto al form factor. Il sistema di input è tutto a carico dell'OS.

Con Windows Phone 8.1 il ciclo di vita dell'applicativo è stato cambiato a favore dello stesso modello di Windows 8.1 Desktop. In un progetto Win81 che utilizza le WinPRT (Windows Phone RT), il pulsante hardware "back" viene gestito dell'OS come il mezzo di uscita dall'applicativo. Questo comportamento è profondamente differente rispetto a Windows Phone 7.1/8 e potrebbe creare problemi nella conversione di alcune applicazioni. La soluzione al nostro problema di retrocompatibilità è, però, decisamente semplice.

In un progetto WinPRT i pulsanti hardware sono gestiti dalla classe HardwareButtons che espone una serie di eventi relativi ai pulsanti di back, volume e camera. Tramite questa classe, possiamo scrivere un controllo dedicato alla gestione del pulsante di "indietro" secondo il vecchio comportamento che troviamo nei Windows Phone 7.1 e 8 prima generazione:

  public class PhoneButtonsAwarePage
        : Page
    {
        #region .ctor

        public PhoneButtonsAwarePage()
            : base()
        {
            this.NavigationCacheMode = Windows.UI.Xaml.Navigation.NavigationCacheMode.Required;
            HardwareButtons.BackPressed += HardwareButtons_BackPressed;
            HardwareButtons.CameraPressed += HardwareButtons_CameraPressed;
        }

        

        ~PhoneButtonsAwarePage()
        {
            try
            {
                HardwareButtons.BackPressed -= HardwareButtons_BackPressed;
                HardwareButtons.CameraPressed -= HardwareButtons_CameraPressed;
            }
            catch(Exception)
            {

            }
        }

        #endregion

        #region Methods

        protected virtual void OnBackPressed(BackPressedEventArgs e)
        {
            if (this.Frame.CanGoBack)
            {
                e.Handled = true;
                this.Frame.GoBack();
            }
            else
                e.Handled = false;
        }

        protected virtual void OnCameraPressed(CameraEventArgs e)
        {            
        }

        #endregion

        #region Event Handlers

        private void HardwareButtons_BackPressed(object sender, BackPressedEventArgs e)
        {
            this.OnBackPressed(e);
        }

        private void HardwareButtons_CameraPressed(object sender, CameraEventArgs e)
        {
            this.OnCameraPressed(e);
        }        

        #endregion
    }


Basterà poi scambiare la pagina standard con questa nuova classe nello XAML e il gioco è fatto.

<common:PhoneButtonsAwarePage x:Class="Test.Views.TestPage"
      xmlns="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml/presentation"
      xmlns:x="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml"
      xmlns:local="using:Test.Views"
      xmlns:common="using:Test.Common"
      xmlns:d="http://schemas.microsoft.com/expression/blend/2008"
      xmlns:mc="http://schemas.openxmlformats.org/markup-compatibility/2006"
      mc:Ignorable="d"
      RequestedTheme="Light"
      Background="{ThemeResource ApplicationPageBackgroundThemeBrush}">

    <Grid>

    </Grid>
</common:PhoneButtonsAwarePage>

Il nostro applicativo seguirà ora la regola: "finchè ci sono elementi nella backstack torna indietro, altrimenti esci". Ovviamente il metodo di gestione dei pulsanti è scritto come virtual, in modo da poter gestire l'override per ogni esigenza particolare.

giovedì 23 gennaio 2014

Cenni su XAML

Cenni su XAML

In questo articolo inizieremo a introdurre il linguaggio di markup XAML, diventato ormai una pietra miliare nello sviluppo di applicativi per Microsoft Windows. Questo argomento si collega direttamente all'implementazione del pattern MVVM in Microsoft .NET, in quanto fornisce gli strumenti base per l'implementazione dei comandi e per legare l'interfaccia grafica al modello logico dell'applicativo.

lunedì 13 gennaio 2014

Lambda expressions - IL e blando performance test a pari condizioni di esecuzione - parte 1

Lamba expressions e IL

Era da tempo che mi chiedevo come il compilatore gestisse una funzione lambda. Esistono diverse possibilità al riguardo, tra cui una generazione a Runtime tramite dynamic methods. Oggi ho messo mano al disassemblatore .NET, alla ricerca di una risposta concreta.

mercoledì 8 gennaio 2014

Introduzione alle funzioni lambda in C#

Introduzione alle funzioni lambda (lambda expressions)

Nei linguaggi di programmazione ad alto livello vengono spesso introdotte particolari tipi di funzioni, dette funzioni anonime o funzioni lambda. Rimanendo su un discorso relativamente semplice, le lambda trovano il loro utilizzo come valore di argomento passato ad altre funzioni. Per loro stessa natura sono una sorta di funzioni annidate, ovvero funzioni dichiarate all'interno di altre funzioni, di cui condividono la visibilità locale delle variabili. Questo le rende particolarmente adatte a query o alberi di espressioni per funzioni di livello superiore. Tratteremo gli alberi di espressioni in un post dedicato. A grandi linee sono una rappresentazione a grafo di una serie di istruzioni imperative da eseguire, che possono essere popolati e compilati a runtime.
Utilizzando una variabile dove il puntatore alla funzione viene memorizzato, possono essere rese ricorsive.

Personalmente trovo le lambda una componente fondamentale della programmazione moderna. Permettono di scrivere codice molto compatto, sopratutto quando sono necessari degli handlers che verranno utilizzati sporadicamente dove il codice da scrivere risulta particolarmente semplice, e quindi di rendere più leggibile il nostro codice e a volte di generare IL maggiormente ottimizzato. Le lambda sono anche indispensabili per lo sviluppo utilizzando query LINQ, funzionalità diventata indispensabile nella manipolazione di strutture dati complesse.

domenica 5 gennaio 2014

Accenni di MVVM - Implementazione base

Nel post precedente, Accenni di MVVM - La teoria, abbiamo introdotto il pattern di sviluppo MVVM, derivato da MVC e pensato per disgiungere completamente la componente View e la componente Model di un software, utilizzando però una "zona franca" dove sia la parte grafica che la parte logica del programma possono accedere bi-direzionalmente.

Procediamo adesso con alcuni esempi di implementazione del pattern MVVM.

venerdì 3 gennaio 2014

Accenni di MVVM - la teoria

Breve Introduzione

Con l'avvento dei dispositivi moderni, sono emerse necessità nuove riguardo l'usabilità del software. Con l'avvento nel mercato consumer di tecnologie nuove per le grandi masse come ad esempio le CPU multi-core e le schede madri multi-CPU anche lo sviluppatore impegnato nella realizzazione di progetti non di grandi dimensioni o Enterprise ha dovuto imparare nuovi pattern, ovvero principi di realizzazione o tecniche di realizzazione se preferiamo, pensati appositamente per queste nuove necessità.

Il pattern MVC nasce già agli inizi degli anni 1970, quando hanno fatto la prima apparizione le interfacce grafiche e i linguaggi ad oggetti.

Il principio fondamentale di MVC è la distinzione tra una componente "Model", ovvero la logica pura completamente disgiunta da qualsiasi contesto visivo dell'applicazione, la componente "View" che rappresenta la parte visuale dell'applicativo a prescindere dai meccanismi logici che lo muovono sotto il cofano e componente "Controller", ovvero quella parte di codice che si prende carico di interpretare gli input dell'utente e mandare segnali sia alla "View" che al "Model".

Introducendo Windows Presentation Foundation all'interno del Framework .NET, è stato definito un pattern derivativo di MVC chiamato MVVM. Il principio fondamentale è lo stesso, mantenere disgiunte le parti di logica di funzionamento con quelle della componente grafica.
La differenza sottile, e neanche tanto secondo il mio punto di vista, sta nel fatto che nell'MVVM la terza componente è definita "ViewModel", ovvero una sezione ibrida di codice che contiene sia elementi della View che del Model, in pratica agendo senza l'utilizzo dei segnali tipici dell'MVC. La View viene pilotata tramite i Bindings, ovvero delle espressioni che descrivono un legame tra proprietà del ViewModel e elementi visuali della View, mentre al ViewModel gli input dell'utente vengono passati tramite i Command, che invece di segnali sono classi relazionali alla quale vengono associati metodi di esecuzione e metodi di validazione per l'esecuzione.

Schema riassuntivo del pattern MVVM


Perchè MVC/MVVM sono importanti nella programmazione moderna?

Sia MVC che MVVM sono importantissimi nella programmazione moderna. Sono a disposizione dei team di sviluppo strumenti di unit test sempre più sofisticati. Tramite questi software, è possibile vedere ogni oggetto o parte di codice come una scatola nera chiusa, mandare in input determinati valori e misurare l'output e le prestazioni di esecuzione. Legando il modello logico alla parte visuale come è ancora pratica diffusa, per esempio nella programmazione ad eventi, le attività di test vengono rese molto più difficili per la natura stessa non lineare del codice. Il debug e la manutenzione delle librerie è reso più dispersivo, perché il codice può non essere dove ce lo dovremmo aspettare. L'MVVM costringe a una buona progettazione delle classi sin dall'inizio. E anche in caso di errore, si può essere relativamente sicuri che tutto il codice che riguarda le logiche complesse lo andremo a trovare nelle aree dedicate al Model, quello puramente grafico nelle view e tutto il codice di collegamento nel ViewModel.

Principi base dell'implementazione di un ViewModel nel .NET Framework, ovvero INotifyPropertyChanged

La componente ViewModel deve essere in grado di comunicare in maniera efficiente con la View. Abbiamo già accennato che per fare questo vengono utilizzati solitamente i bindings e i commands. Il meccanismo di funzionamento dei bindings è molto semplice: una volta specificata una espressione di binding, il framework .NET si fa carico di registrare un handle di gestione dell'evento NotifyPropertyChanged della proprietà specificata come argomento dell'espressione. In questo modo, ogniqualvolta l'evento viene lanciato e ha come argomento il nome della proprietà del binding, la View automaticamente rilegge il valore della proprietà e aggiorna la proprietà del controllo collegato.



L'evento NotifyPropertyChanged è una implementazione locale dell'evento definito all'interno dell'interfaccia INotifyPropertyChanged, presente nel namespace System.ComponentModel.

Tutte le proprietà del ViewModel che sappiamo verranno aggiornate dal Model dovranno implementare una chiamata all'evento NotifyPropertyChanged, altrimenti la View non potrà sapere di eventuali modifiche ai valori. In più, non potranno essere utilizzate le proprietà automatiche, semplicemente perché nel set mancano di logica di controllo.

Input dell'utente - Commands

Molti dei controlli WPF implementano nativamente il supporto ai Commands. In MVVM, gli input utente sono passati al ViewModel mediante i commands, ovvero una serie di classi specifiche alla quel vengono legati due metodi: uno di esecuzione e l'altro, opzionale, di controllo e verifica.
Il comando dovrà implementare l'interfaccia ICommand del namespace System.Windows.Input
Tramite binding sulla proprietà Command del FrameworkElement, sarà possibile implementare le funzionalità del metodo di esecuzione su tutti i componenti di layout che ci interessano. Eventualmente, nel caso il nostro comando definisca un metodo di controllo e verifica, sarà premura del .NET abilitare o disabilitare quel controllo visuale nel caso il metodo di verifica restituisca "false" o "true" alla possibilità di eseguire il comando.

Svantaggi nell'implementazione di MVVM

In caso di progetti poco complessi o banali, lo svluppo MVVM può portare a inutile complessità del codice. Un classico esempio di Hello, World, ad esempio, che richiederebbe un semplice output nell'evento click di un controllo verrebbe ingigantito con l'implementazioni di almeno una classe ViewModel, un Command e due binding, uno per il comando e uno per l'output.
MVVM quindi si presta bene per progetti anche piccoli, ma con una complessità tale da giustificare la totale disgiunzione della logica di programmazione dalla logica di interfaccia. Per progetti con complessità minore, il pattern ad eventi risulta ancora una soluzione non solo percorribile, ma a mio parere migliore rispetto a MVVM.

Conclusioni

Per implementare l'MVVM è indispensabile solamente una buona progettazione iniziale e l'implementazione di INotifyPropertyChanged o equivalente. MVVM può essere utilizzato su qualsiasi linguaggio per qualsiasi piattaforma, non è un pattern specificatamente legato a .NET. Penso di essere nel giusto affermando che piuttosto .NET 3 e WPF in particolare sono nati per poter sposare completamente i pattern MVC e MVVM e facilitare lo unit testing e lo sviluppo agile delle applicazioni n-tier.
Progettando correttamente lo stato di ViewModel e astraendo completamente la View della logica, i software di media complessità risulteranno più semplici da manutenere e più adatti allo sviluppo multihread.